Protagonisti Anna Netrebko, Brian Jagde, Ludovic Tézier. Sul podio Riccardo Chailly, la regia è di Leo Muscato.
La forza del destino di Giuseppe Verdi inaugura sabato 7 dicembre alle ore 18 la Stagione 2024/2025 del Teatro alla Scala. L’opera è diretta dal Direttore Musicale Riccardo Chailly e interpretata da Anna Netrebko, Brian Jagde, Ludovic Tézier, Vasilisa Berzhanskaya, Alexander Vinogradov e Filippo Romano.
La regia è firmata da Leo Muscato, con scene di Federica Parolini, costumi di Silvia Aymonino e luci di Alessandro Verazzi.
La guerra e la ruota del destino
“La forza del destino - scrive Leo Muscato nelle note di regia - non si limita ai drammi personali. Qui la prospettiva è molto più ampia e la tragedia dei protagonisti è immersa in un mondo in continuo movimento, popolato da soldati, pellegrini e viaggiatori. Un universo vivo e pulsante, che ha come sfondo una guerra che travolge tutti quanti. Quando ci è stata commissionata questa produzione, l’attenzione mediatica era concentrata su una guerra che dominava quotidianamente le notizie. Nel frattempo, i conflitti sono diventati due - senza contare le guerre dimenticate che faticano a trovare spazio nei media. E ogni giorno cresce la percezione che i loro confini possano espandersi rapidamente, accendendo ulteriori focolai di instabilità.
Abbiamo scelto di raccontare questa storia attraversando epoche diverse, esplorandola da prospettive spaziali e temporali sempre nuove. Il racconto prende avvio nel Settecento e si spinge fino ai giorni nostri, senza vincolarsi rigidamente a una precisa aderenza storica. Così, se all’inizio ci troviamo in un’epoca in cui una giovane donna, per inseguire il suo amore, deve sfuggire al controllo paterno travestendosi da uomo, nell’ultimo atto assistiamo alla tragica follia di un ufficiale decorato, consumato dalla sete di vendetta, che attraversa chilometri di terre devastate dai bombardamenti per uccidere il suo nemico, ormai divenuto un prete che cerca di espiare le sue colpe scavando tra le macerie a mani nude.
Fin dal principio, il nostro immaginario si è concentrato sull’idea di un movimento rotatorio, una ruota del destino in continuo movimento con i personaggi che si muovono in direzione opposta, avanzando con ostinazione attraverso scenari che cambiano continuamente.”
L’opera che segnò il ritorno di Verdi alla Scala
La forza del destino riveste un importante significato nel rapporto tra Giuseppe Verdi e il Teatro Alla Scala, infatti segnò la riconciliazione tra il compositore ed il teatro dopo la frattura intervenuta con Bartolomeo Merelli in occasione della prima assoluta della Giovanna d’Arco nel 1845.
Verdi non avrebbe più scritto un’opera nuova per il Teatro milanese fino a Otello nel 1887, ma opera modifiche sostanziali alla partitura della Forza presentata a San Pietroburgo nel 1862 in occasione della prima al Piermarini, che avviene il 27 febbraio 1869 con Eugenio Terziani sul podio, Teresa Stolz protagonista e lo stesso Verdi a sovrintendere all’allestimento.